Io sono AlChi

Un fotografo hobbysta amante della “wild photography”e dei ritratti.

Nato nel 1972 a Roma, Alessio Chiariglione intraprende gli studi professionali per diventare odontotecnico. Ma la vita lo porta a fare tutt’altre scelte.  Per il suo 20° compleanno, riceve in regalo una Polaroid.

Da li in poi inizia la sua storia fotografica.  Anni più tardi, e più esattamente con l’avvento delle prime macchine digitali,  nel 2001 acquista una Olympus Camedia C-5050 da 5MP, con cui comincia a scattare le prime fotografie senza necessità di stampare su carta.

Alchi

I primi pc portatili poi lo condussero alle prime scarse manipolazioni di post produzione.

Ma la sua capacità di gestire la luce e l’obiettivo è ancora molto acerba.

Pertanto, visti gli scarsi successi, si stanca e perde interesse nella fotografia. Solamente, nel 2012, un ritorno di fiamma, lo obbliga a  passare alla sua prima Reflex entry level, una Nikon D40 da 10mp.

La luce comincia ad apparire ai suoi occhi in modo diverso. Il mondo non appare più cosi monotono e con il passare del tempo si perfeziona grazie allo studio autonomo della fotografia, seguendo corsi on line e consumando manuali dedicati.

Acquista quindi nel 2015 la sua fedelissima prima reflex semiprofessionale, la Nikon D90 da cui ancora oggi è inseparabile, sino ad arrivare al giugno 2018 con l’acquisto della sorella minore dell’Ammiraglia Nikon D5, ovvero la D500.

La Full Frame Nikon D810  giungerà nel tardo ottobre 2018 per completare la sua attrezzatura professionale. Nel 2020, per i suoi spostamenti quotidiani, sceglie di avvalersi di una mirrorless leggera e compatta e acquista una Fujifilm XT100, una APSC da cui in seguito si separerà difficilmente.

Alessio ama la fotografia al solo fine di immortalare ciò che i suoi occhi vedono imprigionando per sempre le  vibrazioni della luce che si trasmettono alla sua anima.

E’ questo il suo modo di evadere dalla realtà e dalla monotonia e dalla quotidianità, creandosi così un suo paradiso personale, in cui rifugiarsi quando ne sente la necessità.

Le sue opere, sono, nella maggior parte dei casi, il risultato di una post produzione e di una rivisitazione dello scatto. A volte uno scatto senza vitalità e interesse si trasforma con pochi ritocchi in un dipinto da ammirare.

I suoi soggetti preferiti sono i panorami naturalistici e i ritratti.

Nei giorni liberi dagli impegni lavorativi, ama isolarsi principalmente nei boschi  e sulle vette delle montagne laziali e abruzzesi, diventando ben presto un fotografo “wild”. La montagna e la sua paradisiaca solitudine lo attirano sempre di più, rapendolo frequentemente  dal contesto urbano, ormai carico di stress e caos.

Non disdegna la Street Photography, a cui si sta affezionando sempre più.

Le persone “vivono di luce propria, e io adoro contornarmene” (Cit.
Chiariglione )

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